Se sei amante del gossip e dello spettacolo, avrai sicuramente sentito parlare di Fabrizio Corona. Andiamo a capire perché Fabrizio Corona è in carcere.
Chi è Fabrizio Corona
Fabrizio Corona nasce a Catania nel 1974 ed è figlio di due giornalisti. Nel ’98 conosce Lele Mora (manager ed ex talent scout italiano) ed inizia a lavorare insieme a lui nell’ambito dei gossip. Tuttavia, si lascia andare al lavoro sporco, tant’è che nel 2006 parte l’inchiesta-scandalo chiamata “Vallettopoli“.
L’anno dopo viene arrestato per estorsione ai danni di alcuni celebri personaggi televisivi e sportivi ed in questi anni prende il nome di “Re dei Paparazzi“, nonostante, secondo quanto dichiarato da lui, non abbia mai scattato una foto nel corso della sua carriera. Dopo 77 giorni di prigione viene messo agli arresti domiciliari (fino al 2008).
Successivamente si addentra nel mondo dello spettacolo, facendo alcune comparse nel film-documentario Videocracy – Basta apparire, nel remake di Scarface con Al Pacino ed in alcuni episodi di Squadra Antimafia.
Nel 2009 lancia due canzoni: “Corona non perdona” e “Pazzesco”.
Qualche anno dopo si dedica all’attività imprenditoriale, fondando il settimanale (che poi diventa mensile) “Corona’s star”, incentrato sugli scandali.
Lancia, inoltre, una linea di abbigliamento ed in particolare di borse basate sulla figura della farfalla, nel periodo del tormentone del (tatuaggio di) farfalla di Belén Rodriguez.
A partire dal 2013 inizia a curare altri giornali di gossip come il magazine online “Socialchannel.it” e “Lover”.
Perché Fabrizio Corona è in carcere: le ultime condanne
Le attività e le accuse descritte precedentemente sono solo una piccola parte di tutto ciò che ha fatto e subito Fabrizio Corona nella sua vita. Le ultime condanne, ricevute nel 2016, sono a causa di tre reati: intestazione fittizia di beni, frode fiscale e sottrazione fraudolenta delle imposte.
Recentemente, però, è stato assolto per i primi due capi d’accusa e gli rimane da scontare solo la pena per sottrazione fraudolenta delle imposte (fino a circa la metà del 2018).