Perchè i carboidrati fanno ingrassare

perché i carboidrati fanno ingrassare

Molte persone che si mettono a dieta, tendono a limitare fortemente o addirittura eliminare il consumo di pane, pasta, pizza, riso e patate. E quando gli si domanda il perché, la risposta è sempre la stessa: i carboidrati fanno ingrassare. Ma le cause dell’obesità sono da attribuire esclusivamente agli alimenti glucidici? E nel caso, perché i carboidrati fanno ingrassare?

In questo articolo cercheremo di dare qualche semplice informazione sul funzionamento del metabolismo umano, cercando di sfatare questo falso mito.

Le cellule del nostro corpo utilizzano come carburante preferenziale il glucosio, lo zucchero più semplice che esiste in natura. Ogni volta che ingeriamo un pasto ricco di carboidrati complessi come ad esempio un piatto di pasta, il nostro apparato digerente comincia a scindere l’amido in glucidi sempre più semplici, fino ad arrivare al glucosio.

Solo a questo punto, lo zucchero può superare le pareti intestinali, raggiungere il flusso ematico ed essere trasportato verso i vari tessuti.

Il ruolo dell’insulina nell’aumento di peso

Una volta che il carico di glucosio raggiunge il pancreas, si allerta un meccanismo per abbassare la glicemia, in quanto un livello troppo alto di zuccheri nel sangue è molto pericoloso per la salute.

Le cellule del pancreas cominciano a produrre insulina, un ormone anabolico che stimola i recettori GLUT4 delle cellule. Questi catturano il glucosio dal sangue, trasportandolo al loro interno a scopo energetico.

Una volta che il glucosio entra nelle cellule viene trasformato in glicogeno, un polimero più complesso che altro non è che la riserva energetica cellulare. Purtroppo, la capacità della cellula di accumulare glicogeno è limitata e se non c’è più spazio, i recettori GLUT4 sono meno attivi.

Dato che come abbiamo visto una glicemia elevata è pericolosa per la salute, in qualche modo questo glucosio deve essere eliminato dal sangue. A questo punto interviene la cellula adiposa, l’adipocita.

Al contrario delle altre cellule, la capacità di stoccaggio dell’adipocita è praticamente illimitata, ragion per cui tutto il glucosio in eccesso viene convertito in trigliceridi e stoccato nel tessuto adiposo.

Perché i carboidrati fanno ingrassare

Alla luce di quanto esposto, torniamo al punto di partenza: i carboidrati fanno ingrassare? La risposta è no, noi ingrassiamo quando introduciamo più calorie rispetto a quante ne consumiamo, sia grazie al metabolismo basale che all’attività fisica.

In ogni modo è pur vero che i picchi di insulina, a lungo andare, inibiscono la capacità delle cellule muscolari di stoccare il glucosio. Ecco perché bisogna sempre strutturare i pasti in maniera articolata, accompagnando i glucidi con un’abbondante porzione di proteine, verdure e fibre.

Con questa piccola abitudine, rallentiamo l’assorbimento del glucosio. Questo meccanismo è noto come carico glicemico, cioè la velocità con cui un pasto stimola la secrezione di insulina.

Zuccheri semplici? No, grazie!

Cerchiamo di eliminare o perlomeno limitare fortemente gli zuccheri semplici e preferire i cereali integrali rispetto a quelli raffinati. Resta bene intesa l’importanza dell’attività fisica che scarica le riserve di glicogeno dal miocita, rendendolo più sensibile all’insulina e più forte nell’antagonismo con l’adipocita.

Ovviamente la lotta contro l’aumento di peso non finisce qui, ci sono tante altre nozioni da conoscere. VivoBenessere, ad esempio, fornisce consigli molto utili per mantenere uno stile di vita sano e scongiurare il rischio di obesità.

Lasciamoci con un ultimo consiglio, cercate di concentrare la maggior quantità di carboidrati in due momenti specifici della giornata: la mattina e dopo l’allenamento.

Dopo il riposo notturno, il glicogeno epatico è stato consumato per mantenere attive le funzioni del cervello. Quindi un’abbondante porzione di fiocchi d’avena troverà il suo spazio nelle riserve del fegato.

Dopo l’allenamento, invece, le cellule muscolari sono state stimolate e hanno bisogno di nuova energia, con una maggiore attività dei GLUT4 per accogliere nuovo glucosio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *