Perché fare il personal trainer

Chi decide di fare questo mestiere è sicuramente affascinato da tutto ciò che riguarda fitness e gym. Ma questo non è l’unico motivo che deve spingerti a fare il personal trainer in quanto questa professione è molto richiesta negli ultimi anni e dà la possibilità di avere guadagni molto alti.

Oggi conviene diventare personal trainer sia per le grandi opportunità lavorative presenti in Italia ed all’estero, sia per la possibilità di incrementare il guadagno offrendo un servizio “a domicilio”. Scopriamo perché fare il personal trainer.

Perché fare il personal trainer

Quanto guadagna un personal trainer

Il guadagno di un personal trainer di solito è stabilito in modo orario, e varia dai 50 ai 60 euro all’ora per personal trainer qualificati, ma non specializzati come i trainer che seguono atleti e persone con particolari esigenze; questi possono arrivare a chiedere fino a 100 euro l’ora (se non oltre per i VIP trainer). Un istruttore personale con un curriculum valido e una specializzazione su un particolare sport, ha una media di guadagni di 80 euro l’ora.

Chi lavora, invece, nelle palestre e nei centri sportivi come trainer, grazie alla formazione data da corsi come i corsi personal trainer Milano, di solito può guadagnare circa 20-25 euro l’ora fornendo un servizio comune a tutti gli iscritti. In questo caso, a volte il guadagno è mensile quando è presente una collaborazione continuativa, e se il trainer presta la sua opera nella palestra ogni giorno 6 ore, ad esempio, si applicano dei contratti standard del settore.

Per risparmiare, a volte i trainer offrono i propri servizi per gruppi che si allenano in modo parallelo. Un trainer collettivo può costare meno di uno personale ma i guadagni in tal modo non si abbassano molto: se per seguire un gruppo di 5 persone prende 150-200 euro l’ora, il personal trainer avrà comunque ottimizzato i suoi tempi impostando un lavoro comune per tutti gli allievi. Su questo punto, ovviamente dipende molto dal livello di allenamento e dalle capacità degli allievi, così come dai costi base che applica il trainer.

Chi vuole diventare un personal training di grande esperienza e alti guadagni, deve mirare a diventare un professionista con una specializzazione oppure un esperto nella nutrizione sportiva. Guadagnano molto, infatti, i trainer specialisti del dimagrimento in grado di stilare programmi di perdita peso e tonificazione a lungo raggio.

Inoltre, presso strutture o centri sportivi sono richiesti trainer esperti nell’allenamento per chi ha problemi posturali oppure deve accrescere la massa muscolare in vista di gare ed esibizioni.

I trainer che guadagnano oltre 100 euro l’ora sono quelli che hanno alle spalle notorietà, una carriera sportiva come atleti, e forniscono anche un approccio di life coaching, che viene valutato molto a livello economico oltre al fattore dell’affidabilità sportiva.

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Libera professione, libere tariffe

Non esiste un tariffario definito dato che il trainer è un libero professionista senza obbligo di iscrizione ad un albo professionale: ogni istruttore o coach può definire il suo costo in base al mercato e alla sua affermazione nel settore. Può essere ricercato per le sue competenze e avere guadagni variabili, in base alle sue capacità e disponibilità di tempo.

Avere molti clienti significa aver lavorato a lungo in un territorio, sia dal vivo presso l’ambito sportivo sia online, per guadagnare la fiducia degli allievi e un ottimo passaparola.

C’è da ricordare sempre che per capire quanto possa guadagnare un personal trainer, bisogna tener conto del fatto che i servizi variano, e può essere diverso il guadagno con proposte di offerte differenziate per tipo di supporto sportivo. A volte il servizio trainer a domicilio presenta dei pacchetti convenienti di allenamento, dieta e materiale da seguire per circa 30-40 euro per ora, ma con un guadagno sicuro magari per 3-4 mesi di lavoro.

Un personal trainer virtuale guadagna ovviamente meno di un personal trainer a domicilio, visto che molto del lavoro online consiste nella vendita di materiale e consulenze veloci; mentre chi lavora presso un proprio spazio fitness, che sia una palestra a cui dare una percentuale oppure il libero parco, deve anche valutare il costo di alcune attrezzature da fornire.

Un trainer libero professionista affiliato ad una palestra, in genere riconosce una percentuale dal 20 al 50% alla struttura che lo ospita, nel caso non sia un dipendente con uno stipendio fisso. E nel caso di una partnership, è bene valutare sempre se sia conveniente prendere clienti dalla palestra e tenerli lì, oppure lavorare al di fuori come trainer a domicilio.

In definitiva, i guadagni dipendono dal giro di clienti e da quanti appuntamenti orari un trainer riesce a fissare: la notorietà e la serietà professionale fanno grande differenza tra chi lavora 20 ore al mese e chi ne lavora 80!

Dunque, libertà negli orari e nelle tariffe, ecco perché fare il personal trainer.

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