Perché il derby tra Genoa e Sampdoria si chiama derby della Lanterna

derby della lanterna

Negli ultimi anni Sampdoria e Genoa non si sono affrontate per il vertice della classifica o per ottenere posizioni particolarmente onorevoli, ma il derby della lanterna che si vive due volte l’anno in città è sempre estremamente ricco di fascino e suggestione.

Molti si chiedono da dove derivi il suo nome così particolare e ancora una volta è la tradizione a giungere in aiuto dei curiosi.

L’appellativo è infatti un tributo al monumento simbolo del luogo, il faro che ormai da decenni caratterizza il porto del paese.

Perché il derby tra Genoa e Sampdoria si chiama derby della Lanterna

Una tradizione di marinai

Il faro nell’antichità veniva utilizzato per segnalare la strada corretta ai naviganti, per evitare che i pericoli del mare sempre in agguato potessero portarli fuori dalla rotta.

Come una lanterna che mostra il sentiero, così l’enorme struttura della città di Genova serviva all’epoca per rendere meno buie le notti prive di stelle e proteggere i marinai locali.

Metaforicamente la torre in muratura è ancora lì a ricordare quali sono le origini di un popolo fiero come quello del capoluogo ligure, calcisticamente diviso tra tifosi delle due squadre storiche del posto.

La prima a fare la sua comparsa è stata il Genoa nel lontano 1893, accaparrandosi il titolo di compagine più antica del campionato italiano.

Ha dovuto attendere fino al 1946 per poter finalmente vivere la sua stracittadina con i rivali locali, che da quel momento è divenuto un appuntamento fisso per tutti gli appassionati di calcio, che non vedono l’ora di poter vedere la battaglia che inevitabilmente viene combattuta all’ombra dei 77 metri della lanterna, costruita nel lontano 1543 e ancora oggi fiera al suo posto per assistere come spettatrice privilegiata.

Le sfide più significative

Il primo scontro tra Genoa e Sampdoria avvenne il 3 novembre 1946, quando la neonata formazione dei blucerchiati esordisce in una sfida di questo genere con un secco e perentorio 3-0.

I grifoni avevano già accumulato 9 scudetti in carriera e ancora oggi vengono derisi per quello scivolone inaspettato.

Anche oggi che la partita vale principalmente la salvezza, abbiamo assistito a momenti di grande calcio, sempre vissuto con il massimo dell’agonismo e senza mai tirare indietro la gamba.

Pure i giocatori meno noti si sono trasformati per una sera in veri e propri fuoriclasse, regalando ai propri tifosi inaspettati momenti da sogno.

Il derby della lanterna si svolge ogni anno allo Stadio di Marassi “Luigi Ferraris”, forse uno degli impianti migliori d’Italia per l’estrema vicinanza delle tribune al campo, che consente di sentire l’appoggio del pubblico ma anche il suo borbottio nei momenti più negativi.

Sia che si occupi la gradinata nord, riservata ai rossoblu, che quella sud, di proprietà dei doriani, la voce della passione arriva ai calciatori forte e chiara e gli permette di trovare sempre uno stimolo in più per giocare al meglio delle proprie possibilità.

Ad oggi la squadra che è riuscita ad accumulare il maggior numero di successi è stata la più giovane, vincendo ben 29 sfide in serie A e 5 in serie B contro le 18 nella massima competizione e le 5 nel campionato cadetto dei Grifoni.

Attualmente i due gruppi vivono momenti di forma altalenante, ma per qualsiasi informazione in tempo reale sulla squadra blucerchiata è possibile cliccare al seguente link: https://www.sampnews24.com/.

Per quest’anno i due match già si sono giocati, vedendo un recente pareggio per 1-1 e una precedente vittoria del Genoa per 3-1.

Chissà il prossimo anno quale sarà lo spettacolo offerto alla Lanterna che veglia sulle due squadre e che funge da suggestiva cornice per uno scontro non da vertice della classifica ma in grado di regalare emozioni più intense di una partita di cartello.

Sarà la magia del faro o la leggenda dei naviganti, sul campo da gioco tutti si trasformano in coraggiosi avventurieri desiderosi di portare a casa il risultato senza lasciare nulla di intentato agli avversari, per evitare di dover subire gli sfottò per i mesi successivi.

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