Il tour de France è considerato da tutti gli amanti del ciclismo, la competizione più importante dell’anno.
Tutti i corridori più forti del pianeta si preparano per arrivare al giro di Francia nelle migliori condizioni possibili. Il sogno di ogni bambino che si approccia al mondo del ciclismo è quello di partecipare al Tour de France, e chissà magari di riuscire anche ad indossare la maglia del leader dell’evento, la famosissima maglia gialla.
Milioni di persone aspettano con ansia l’inizio del Tour de France e tante di queste provano anche a pronosticare chi sarà il vincitore di tappa o dell’intero evento. Se hai bisogno di consigli o di un confronto per i tuoi pronostici, ti consigliamo di visitare Ilverogladiatore.it, un sito internet che ti aiuterà nei pronostici di tutte le scommesse sportive.
Il Tour de France è un giro a tappe dove è presente la famigerata maglia gialla, ma anche altre tre: quella a pois, quella verde e quella bianca. Nelle prossime righe andremo a vedere come vengono assegnate queste 4 camicette.
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Perché la maglia del Tour de France è gialla
La maglia gialla è la maglia più importante di tutto il Tour de France, quella che viene assegnata al vincitore.
Se, per il giro d’Italia, la maglia rosa è riconducibile al rosa delle pagine della Gazzetta dello Sport, per il Tour de France, la storia è molto simile.
Storicamente, il giro di Francia, trova le sue origini nell’affare Dreyfus. Tra la fine del 800 e l’inizio del 900, Alfred Dreyfus era stato ritenuto colpevole, dallo stato Francese, di aver venduto dei segreti militari alla Germania. Questa vicenda fece molto scalpore e divise la popolazione. Molte persone lo condannarono e tante altre lo ritennero innocente. La vicenda dell’ufficiale francese ebbe un impatto mediatico talmente importante che divise politicamente la Francia e fece schierare da una parte o dall’altra molti giornali e personaggi di spicco.
A quei tempi, il giornale più famoso era “Le Vèlo” che si schierò a favore di Dreyfus, ritenendolo innocente. La maggior parte degli sponsor del quotidiano erano però contrari e quindi, tutti gli “anti-Dreyfus” decisero di creare un altro giornate che potesse contrastare quello che ai tempi era il più importante.
Questo nuovo quotidiano prese il nome di “L’Auto-Vèlo” e veniva pubblicato su una particolare carta gialla, notevolmente differente dalla carta verde che veniva utilizzata per stampare “Le Vèlo”.
Dal colore della carta gialla, quindi proviene la scelta di colorazione per quanto riguarda la maglia del vincitore del Tour de France, la competizione più importante in assoluto nel mondo del ciclismo.
Altri colori delle maglie
Non solo il leader della corsa a tappe ha una maglia speciale, ma anche lo scalatore migliore, chi ottiene più punti e il miglior giovane.
Maglia a pois
La maglia a pois è quella che viene assegnata al Re della Montagna, a quello che viene considerato il miglior scalatore. Molto probabilmente, questa è la maglia più prestigiosa che si può ambire a vincere, dopo quella gialla. Lo sponsor storico è Poulain Choccolate, ma dal 2008, la maglia a pois è targata Carrefour, il colosso dei supermercati.
Maglia verde
La maglietta verde, segue una classifica a punti particolare. Per riuscire ad ottenerla, infatti bisognerà posizionarsi nelle prime posizioni, sia al traguardo finale, che a quelli intermedi. Non importa il tempo di arrivo e i secondi di distacco, ma solamente il numero della posizione.
Maglia bianca
Ultima, ma non per importanza è la maglia bianca, che viene assegnata al miglior ciclista under 26. In questo caso la classifica viene stilata combinando il miglior punteggio, con il tempo e i punti ai traguardi in montagna. È un po’ come se fosse un insieme delle tre maglie precedenti. Sicuramente un premio importante da ricevere, come se fosse consacrazione per i migliori talenti del panorama mondiale.