Lo zenzero o zingiber officinale è una pianta originaria della Cina meridionale, ed è ben nota sia per l’uso che se ne fa in campo medico, sia in cucina per il suo sapore un po’ piccante e per i tanti benefici che offre. In questo articolo, principalmente, daremo risposta alla domanda: perché lo zenzero fa male agli ipertesi? Scopriamolo insieme.
Perché lo zenzero fa male agli ipertesi
Come per tutte le piante officinali, non bisogna mai abusarne ed è sconsigliato farlo senza un consulto medico soprattutto a chi soffre di patologie cardiovascolari o ipertensione.
Se si assumono farmaci antinfiammatori, anticoagulanti e cardioaspirina e si soffre di aritmia, calcoli biliari, pressione alta o ipertensione arteriosa è necessario confrontarsi col proprio medico di fiducia prima di consumarlo (sia in polvere che fresco) poiché, innanzitutto, una sconsiderata assunzione potrebbe generare contrasti con questi farmaci, rendendoli inefficaci o più forti del previsto.
Inoltre, se assunto in dosi non controllate, fa male in caso di ipertensione arteriosa poiché essendo uno stimolante metabolico, quindi accelerante, potrebbe provocare un aumento dei battiti cardiaci compromettendo le sue capacità benefiche sul cuore. Ecco perché lo zenzero fa male agli ipertesi.
A questo punto ci chiediamo, chi soffre di ipertensione deve evitare lo zenzero? Esso alza o abbassa la pressione? E che legame c’è con la pressione alta?
La risposta è no, o meglio, consultando il medico è possibile inserire nelle nostre diete il giusto consumo, poiché esso nelle quantità necessarie può essere un ottimo toccasana per il cuore ed il sistema circolatorio. Infatti, esso rende il sangue più fluido e migliora il battito cardiaco regolandolo ed abbassando la pressione.
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Approfondisci i pro e i contro dello zenzero
Tra i vari benefici, troviamo anche la funzione antiossidante; infatti, proprio per questo consente di combattere i radicali liberi, che sono tra le principali cause di malattie cardiovascolari, e, grazie all’azione degli antiossidanti, consente di tenere sotto controllo i valori della pressione arteriosa.
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Perché lo zenzero aumenta i battiti cardiaci
Il legame tra zenzero e pressione alta è dato dalla sua funzione anticoagulante, ovvero, esso riduce la formazione di coaguli nel sangue che possono ostruire le arterie. Inoltre, abbassa il livello di colesterolo cattivo in modo da rendere più fluida la circolazione sanguigna.
Dunque, lo zenzero aumenta i battiti cardiaci o meglio migliora e regola il battito cardiaco ma, come detto precedentemente, può mandare in eccitazione chi soffre di fibrillazioni.
Chi assume determinati farmaci come anticoagulanti o cardioaspirina deve evitarne l’assunzione o meglio consultare il medico, poiché esso rende più fluido e scorrevole il sangue, essendo di natura un vasodilatatore.
In conclusione, sia in caso di pressione alta, sia in caso di pressione bassa, è consigliato il consulto di un professionista per trarre i benefici dello zenzero per il nostro organismo.
Benefici dello zenzero
Lo zenzero fa bene anche per molti altri aspetti, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e antibiotiche. Esso era (ed è tutt’oggi) usato per la cura di nausea, vertigini, alitosi, diarrea, mal di denti, colera, emorragie e reumatismi. Inoltre è un valido alleato per lo stomaco, l’intestino, il cuore e l’apparato circolatorio.
È consigliato assumere anche l’olio essenziale di zenzero, il quale è ricco di importanti proprietà: è antinausea, tonificante, antidolorifico, digestivo, antivirale e afrodisiaco.
Nella medicina tradizionale dell’Estremo Oriente, lo zenzero è impiegato nel trattamento dell’osteoartrite, dell’influenza, come stimolante del cuore e come protettivo della mucosa gastrica.