Quando si pigia il tasto che serve per scattare una foto, molto spesso, non si tiene conto di tutto ciò che succede dietro la macchina fotografica. Una delle questioni che fa discutere, ad esempio, è quella relativa alle modalità di salvataggio di un file foto.
La modalità jpg è quella corretta? Perché conviene scattare in jpg? Cerchiamo di capire insieme perché è necessario affidarsi a questo formato.
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Cos’è un file jpg
Prima di poter comprendere perché scattare con in jpg è bene chiarire un punto fondamentale, cioè, il jpg non è un formato. Allora di cosa si tratta? È una convenzione specifica che permette di ridurre un’immagine prima che venga memorizzata nella SD o memoria della macchina fotografica.
Il jpg, quindi, è un file compresso secondo algoritmi specificati dal Joint Photographic Expert Group.
Quest’ultimo è un gruppo di esperti che ha studiato il miglior modo per conservare le immagini digitali, quindi, renderle portabili e leggibili su ogni dispositivo. Si può dire che il jpg è il risultato di una compressione di informazioni presenti in un dato momento.
Rischio di ridurre la qualità delle foto
Quando si parla di questi metodi di compressione file, molto spesso, ci viene in mente la fatidica domanda, cioè, le nostre foto perderanno qualità? A questo punto è importante fare chiarezza e comprendere perché scattare in jpg è corretto oppure no.
Bisogna dire che è importante tenere conto del livello di compressione scelto. In questo caso il jpg ne contiene dodici. Il primo corrisponde ad un maggiore livello di compressione ma è possibile perdere una quantità importante di informazioni. Quando si arriva al livello 12, invece, è possibile avere un file di alta qualità ma non eccessivamente compresso.
Il risultato di questo genere di operazioni porta ad una conclusione, cioè, una compressione più grande permette di avere anche dimensioni ridotte del file e la perdita di alcune importanti informazioni a livello qualitativo.
Perché scattare in jpg
A questo punto è bene passare alle caratteristiche fondamentali di un file jpg.
Peso ridotto
Prima di tutto va considerato che questo è un file dal peso contenuto poiché viene adeguatamente compresso. Prima di scattare, però, bisogna sempre impostare il formato ma anche il livello di compressione. Sono questi due aspetti che andranno a definire il peso espresso in MB.
Scattando in jpg, quindi, avremo a nostra disposizione più spazio in memoria. La scheda di memoria, infatti, potrà contenere più immagini in jpg rispetto ad altri formati come, ad esempio, il raw. Il formato raw, tuttavia, ha diversi vantaggi: scopri perché fotografare in raw.
Maggiore velocità di scatto
I file jpg hanno maggiore velocità in fase di lettura e scrittura e, quindi, il download diventa più semplice e rapido. Infatti, in qualche minuto avremo a nostra disposizione tutte le immagini scattate. In ultimo, va detto che anche il buffering è ridotto.
File pronti all’uso
Ogni file jpg è sempre pronto all’uso, allora, può essere condiviso con altri, stampato e fatto girare in molti altri modi. Basterà solo scaricarlo sul dispositivo da noi preferito e il gioco è fatto.
Il jpg, ad oggi, è uno standard molto diffuso e per questo motivo è possibile condividerlo con maggiore semplicità. In questo caso, infatti, non è importante avere una particolare piattaforma, browser o sistema operativo specifico, va bene proprio per tutti. Questa foto potrà girare praticamente ovunque senza alcun tipo di difficoltà.
I nuovi file jpg
I jpg di nuova generazione, cioè, quelli prodotti dagli ultimi modelli di fotocamere, sono pronti all’uso e il lavoro di post produzione prevede solo alcuni ritocchi. Il file viene processato direttamente nella macchina e i risultati cambiano a seconda del modello.
In ogni caso, però, bisogna fare attenzione sempre al bilanciamento del bianco, all’esposizione, allo spazio colore e al rumore eccessivo che agisce sui dettagli e che, a volte, non è recuperabile nella fase di lavoro di post produzione.