Perché fumare CBD

fumare cbdCon Cannabis Light si intende una certa varietà di cannabis sativa, molto povera di THC e, di conseguenza, priva dei tipici effetti psicotropi al sistema nervoso.

Ciò significa che la marijuana legale non conferisce i classici effetti di euforia, comuni di quando si fuma cannabis con concentrazioni di THC maggiori, ma piuttosto quelli che sono i benefici del CBD, che non prevedono alcun rischio in termini di dipendenza.

A questo punto vi starete chiedendo cosa spinge le persone a fumare cannabis legale. I motivi dietro questa scelta possono essere diversi, infatti non è facile riassumerli in un breve articolo.

Per cercare di dare una risposta precisa a tutto ciò che riguarda il CBD e la cannabis light abbiamo realizzato questo approfondimento, al fine di fornirvi qualche informazione in più su questo tema.

Ovviamente potrete già intuire che chi fuma CBD è sicuramente qualcuno che apprezza il sapore della cannabis e intende farlo senza andare contro la legge, mentre ce ne sono molti altri che lo fanno perché necessitano dei benefici che può apportare all’organismo. Non perdiamoci in altre chiacchiere e vediamo quali sono gli aspetti positivi nel fumare cannabis legale.

Perché fumare CBD

Come abbiamo già accennato nell’introduzione, la caratteristica principale che differenzia la cannabis legale da quella che non lo è, è la la concentrazione molto bassa di THC. La legge, infatti, prevede un certo limite alla quantità di THC, che non deve superare lo 0,2%, con lo 0,6% raggiungibile sono in casi specifici.

Proprio a causa del basso contenuto di sostanza psicotropa, la marijuana legale non produce effetti psicoattivi sul cervello, quindi non determina l’alterazione dei sensi e della realtà del soggetto che la fuma.

Nonostante sia praticamente priva di THC, nella cannabis light è presente, in grandi quantità, un altro cannabinoide, ovvero il CBD. Si tratta di un metabolita non psicoattivo contenuto nelle piante di canapa, che stimola la produzione di serotonina agendo direttamente sui recettori del sistema nervoso. Ciò significa che è in grado di diminuire l’ansia e migliorare l’umore.

Le proprietà del CBD

Grazie ai suoi effetti benefici, la marijuana light è considerabile un grande rimedio per i disturbi del sonno e i sintomi da stress, infatti è dotata anche di proprietà sedative, analgesiche e ansiolitiche.

Oltre a queste proprietà, la cannabis light ha anche proprietà antifiammatorie e antiossidanti, che favoriscono il rallentamento della degenerazione delle cellule e contrastano l’invecchiamento, oltre che contribuire al trattamento di determinate patologie.

In definitiva, la risposta alla domanda iniziale, ovvero perché fumare CBD, è sicuramente la possibilità di beneficiare degli effetti positivi e salutari del CBD, senza dover subire lo stordimento dovuto dal THC.

Si può fumare CBD in Italia?

Anche chi era solito consumare cannabis illegale ha dato il proprio consenso verso la variante light.

Con la legge 242/2016, è stata resa legale la vendita di canapa con concentrazioni di THC minori dello 0,6%, insieme al consumo da parte di chiunque di questa tipologia di cannabis, senza doversi preoccupare di incorrere in qualche rischio di tipo penale.

La cannabis light in commercio viene prodotta da coltivatori autorizzati, che la coltivano in modo completamente biologico, senza servizi di sostanze che potrebbero essere nocive per la salute dell’umo. Puoi anche decidere di piantare tu stesso semi CBD che puoi acquistare su e-commerce come Grace Genetics: si tratta di semi certificati per la coltivazione legale di canapa industriale.

Nonostante la cannabis light è considerata legale nel nostro Paese, bisogna considerare che nel caso sussistessero dei dubbi in merito alla natura della cannabis detenuta da un certo soggetto, le Forze dell’Ordine sono legittimate a porre in essere accertamenti aggiuntivi. Essenzialmente, è possibile consumare cannabis light in totale sicurezza solamente rivolgendosi a venditori autorizzati.

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Vi consigliamo di portare sempre con voi la ricevuta d’acquisto della cannabis e il certificato di provenienza della stessa, in modo da non incorrere in controlli accurati da parte delle Forze dell’Ordine, che potrebbero avere dubbi sulla reale concentrazione di THC contenuta nel vostro prodotto.

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