Perché cambiare operatore telefonico

perché cambiare operatore telefonico

Il nuovo millennio si può racchiudere in una sola parola: connettività; pertanto, possedere internet nelle proprie abitazioni è diventato essenziale in misura largamente maggiore rispetto alla rete telefonica.

Con lo smartphone si può facilmente ovviare alla rete fissa, ma effettuare operazioni più complesse mediante il dispositivo mobile non è ancora possibile. Si evince, pertanto, che l’assenza di connessione anche solo per pochi giorni è un problema davvero serio, sia in casa che in ufficio.

L’alta concorrenza tra gestori ci mette quotidianamente di fronte ad quesito: l’attuale provider di telefonia è il più conveniente? Perché cambiare operatore telefonico se quello attualmente utilizzato offre un buon servizio? Andiamo a scoprire perché cambiare operatore telefonico.

Perché cambiare operatore telefonico

Ci sono vari motivi per i quali potrebbe risultare conveniente cambiare operatore telefonico. Li elenchiamo di seguito:

  • tariffa mensile: può essere che la tariffa sottoscritta qualche anno fa non risulti più conveniente e che ce ne siano altre che offrano lo stesso servizio ad un prezzo più contenuto;
  • traffico internet a disposizione: con il passare degli anni il traffico dati sarà sempre maggiore, per cui è probabile che la quantità di giga attualmente a disposizione non soddisfi più le vostre esigenze;
  • costo smartphone: credevate di aver fatto un affare acquistando uno smartphone in abbonamento ma, a conti fatti, vi siete accorti che in realtà non lo è stato. Dunque, è arrivato il momento di restituire lo smartphone e cambiare operatore telefonico;
  • costo chiamate/SMS: avete millemila giga a disposizione ma pochi minuti per chiamate o SMS? Anche in questo caso occorre valutare un gestore che offra un piano dedicato alle vostre esigenze;
  • qualità della rete: purtroppo, non tutti gli operatori offrono lo stesso servizio, soprattutto nel caso di gestori telefonici low cost;
  • rete 5G: avete acquistato uno smartphone di ultima generazione ma vi siete accorti che il vostro operatore non supporta il 5G? Dunque, potrebbe essere il caso di cambiare operatore telefonico;
  • qualità del customer service: la mancanza di un’ottima e disponibile assistenza clienti potrebbe essere un altro buon motivo per valutare il passaggio ad un nuovo operatore;
  • qualità delle chiamate: avete un’ottima tariffa ma purtroppo le chiamate risultano sempre disturbate. Beh, forse è il caso di cambiare operatore e sceglierne uno migliore.
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Quali sono i tempi per il cambio dell’operatore telefonico

Quali sono i tempi di un cambio di provider e, sono le stesse per tutte le compagnie, quali Tim, Vodafone, Wind, Fastweb, Tiscali o altre?

Secondo la norma vigente, l’utente ha la possibilità di recedere dal contratto in atto o recedere dallo stesso, in un tempo massimo di 30 giorni. Si desume che per contratto, il gestore è legittimato a richiedere un preavviso in un arco di tempo che può variare da 1 a 30 giorni.

In linea generale, per attivare un contratto su una linea già esistente sono necessari circa 10 giorni, mentre la data del passaggio effettivo deve essere concordata sempre tra il cliente e il provider e durante il tale periodo il cliente deve essere tutelato nella continuità del servizio in maniera tale da non esserne mai sprovvisti. Inoltre, l’operatore ha il dovere di coordinare in modo ottimale tutte le fasi tecniche e amministrative affinché il passaggio avvenga nel modo migliore possibile.

Tutta la procedura di passaggio ha la durata effettiva di circa un’ora, pertanto, la connessione internet è sempre assicurata.

I tempi di passaggio sono uguali per tutti?

Nel momento in cui si decide di cambiare operatore internet a casa è importante comprendere se i tempi di attesa e le procedure siano uguali per tutti gli operatori.

Per quanto riguarda le grandi compagnie, i tempi sono uguali per tutti e per avere gli aggiornamenti del caso è possibile contattare il servizio clienti del nuovo operatore.

Quando si tratta di prime attivazioni, i tempi possono essere più lunghi, invece il passaggio tra un gestore all’altro, in linea generale, dovrebbe sempre rispettare i tempi previsti dalla legge e nel caso in cui questi si allungassero, il consumatore ha diritto di avvalersi sull’operatore entrante chiedendo il giusto risarcimento. Il tariffario aggiornato degli indennizzi è definito dall’AGCOM in una specifica tabella.

L’iter burocratico per il cambio di operatore telefonico

Per poter cambiare il proprio gestore telefonico, l’iter da seguire richiede poco tempo soprattutto nel caso si decida di sfruttare uno dei tanti servizi di comparazione presenti in rete.

Infatti, grazie a questo servizio si possono facilmente confrontare tutte le offerte presenti sul mercato e scegliere l’operatore più adatto alle proprie esigenze.

Per sottoscrivere un nuovo contratto telefonico sono necessari i seguenti documenti: documento di riconoscimento, codice fiscale, dati di avvenuto pagamento, nel caso di addebito sul proprio conto corrente, bisogna fornire l’Iban e il codice di migrazione.

Il cambio di operatore telefonico è diventata una pratica di uso comune per molti utenti, viste anche le tante offerte presenti sul mercato; infatti, è molto facile ottenere un risparmio vantaggioso in virtù delle tante promozioni presenti.

Il costo di attivazione della nuova linea solitamente è sempre scontato completamente o parzialmente, ma è bene prestare la massima attenzione alle condizioni dell’offerta per comprendere bene se e quando il costo di attivazione è previsto.

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