Perché gli ateniesi riuscirono a sconfiggere i persiani in mare? Prima di dare risposta a questa domanda, riteniamo sia d’obbligo fare un piccolo riassunto, per comprendere il contesto storico nel quale è avvenuta la guerra persiana.
Nel 522 a.C., Dario, sovrano di Persia, sale al trono e porta avanti la politica espansionistica di coloro i quali lo hanno preceduto. A poco a poco la Persia controlla le isole del Mar Egeo e le città stato della Ionia. Quest’ultime non gradivano affatto dover pagare le tasse ai persiani ma soprattutto non vedevano di buon occhio il governo dei tiranni messi lì a governare proprio da Dario.
Aristagora di Mileto è uno dei tiranni più oppressivi che attentava la loro democrazia. Nel 494 a.C. Mileto viene distrutta e i suoi abitanti furono condotti in Mesopotamia dai greci, come schiavi.
Dario non gradì questo fatto e decise di attaccare Atene, con l’obiettivo di sottomettere l’intera Grecia.
La battaglia tra gli ateniesi e i persiani
Lo scontro ebbe luogo in mare. Dario organizzò una vera e propria spedizione punitiva, impegnando circa 25.000 uomini e 600 navi. Ad affrontare i persiani vi erano circa 10.000 ateniesi.
Ma i greci, a differenza dei persiani, nonostante il numero nettamente ridotto, potevano avvalersi dell’utilizzo della falange oplitica. I persiani, invece, condussero la battaglia in maniera sparsa e disorganizzata.
Per vincere non è indispensabile avere a disposizione un numero importante di uomini ma ciò che conta, in particolar modo, è la tecnica impiegata.
Perché gli ateniesi riuscirono a sconfiggere i persiani in mare
A capo degli ateniesi vi era una stratega forse avanti per quell’epoca, considerate le sue grandi doti di stratega, come Milziade. Gli ateniesi, oltre ad essere più tecnici, furono anche in grado di cogliere di sorpresa i persiani, avvalendosi di strategie letali.
Anziché attendere il proprio nemico, l’esercito ateniese decise di andargli incontro, attendendolo in quel di Maratona. Lo scontro avvenne sia sulla terraferma che in mare. Il loro combattimento consistette essenzialmente nella corsa, cercando di schivare le frecce scagliate e le pietre tirate con le fionde dai persiani.
La battaglia, in tutto, durò circa cinque ore, dopodiché i persiani furono circondati da appena 192 ateniesi. Persero la vita 6400 persiani all’incirca.