Capita spesso nei ristoranti asiatici di avere due scelte quando si ordina il sake: caldo o no. Ma perchè si beve il sake caldo? Vediamolo insieme.
Il sake è la bevanda alcolica più famosa del Giappone e ormai sta diventando sempre più comune anche in paesi con tradizioni enogastronomiche opposte a quelle del paese asiatico, come ad esempio l’Italia.
Però, se siete mai stati a un ristorante cinese o giapponese, il sake nel menu viene sempre specificato caldo o a temperatura ambiente, quando lo si ordina.
Perchè si beve il sake caldo?
In realtà, questa usanza di scaldare il sake è dovuta al fatto che 30/40 anni fa, la qualità e i metodi produttivi del sake non erano all’avanguardia come oggi, quindi berlo caldo in un certo senso ne mascherava eventuali difetti organolettici che potevano essere presenti nella bevanda.
Con l’avvento dei primi ristoranti orientali in Italia, anche questa specie di tradizione è diventata uso comune, complice anche la mancanza di cultura sulla bevanda.
Ora, con tecniche sempre più raffinate, materie prime di qualità superiore e, in generale, uno standard qualitativo che si è alzato enormemente tra tutti i produttori, bere un sake caldo non è più necessario anzi, talvolta è del tutto sconsigliato!
Esistono varie tipologie di sake
Come per i vini, esistono molte qualità e tipologie di sake, da quello che potremmo definire “da tavola” a quello “di lusso”, quindi anche la temperatura di servizio cambia di conseguenza.
I sake freschi e fragranti dovrebbero avere una temperatura di servizio tra i 5 e i 15 gradi, anche con ghiaccio se preferite, in quanto hanno un gusto eccellente a queste temperature. Mai rinfrescarli troppo però, o l’aroma ne potrebbe risentire.
Il sake ricco invece, dal gusto pieno e rotondo come un bel vino rosso, non dovrebbe mai essere servito freddo, ma a temperatura ambiente o riscaldato sì, ma a non più di 40/50°. Questo è il suo campo ideale, dove la corposità e i profumi si esaltano e il calore dà un senso di piacevolezza a bocca e cervello di chi beve.
Se c’è una cosa però che il sake ci insegna, è che non esiste una regola ferrea per la sua temperatura di servizio: la temperatura migliore è sempre quella preferita da chi lo beve!
Provate a prenderne uno riscaldato o uno freddo, e assaggiatelo varie volte mentre la temperatura si normalizza a quella dell’ambiente: scoprirete un mondo di gusti e sfumature diverse. Dopo aver scoperto perchè si beve il sake caldo, credo che, se la prossima volta che andrete in un ristorante giapponese ve lo serviranno solo caldo, cambierete ristorante!
Fonte: Il Sake