Perché non comprare su Amazon

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Negli ultimi anni, Amazon è diventato uno dei giganti del commercio online, ma ci sono due aspetti di cui molti consumatori non sono pienamente consapevoli: l‘impatto ambientale e le condizioni lavorative.

Il Prime Day e il Black Friday sono diventati eventi di shopping online molto attesi, ma sempre più persone stanno considerando l’idea di astenersi dall’acquistare su Amazon durante questi periodi frenetici. Questa decisione può essere guidata da diverse ragioni, tra cui la consapevolezza degli impatti negativi che tali eventi possono avere sull‘ambiente, sulle piccole imprese locali e sulla qualità del lavoro.

Una delle principali preoccupazioni è l’enorme aumento dei consumi e delle spedizioni che avvengono. Questi eventi spingono i consumatori a fare acquisti impulsivi, spesso acquistando prodotti di cui non hanno effettivamente bisogno, generando così un aumento della produzione e dei rifiuti, nonché un aumento delle emissioni di carbonio dovute al trasporto veloce dei prodotti.

Inoltre, i giganti del commercio online spesso offrono sconti apparentemente allettanti, ma ciò può mettere a dura prova le piccole imprese locali che lottano per competere con i prezzi di tali giganti. Questo fenomeno può portare alla chiusura di negozi indipendenti e alla riduzione della diversità nel settore del commercio al dettaglio, con conseguenze negative per le economie locali e la vitalità delle comunità. 

Questi prodotti che, come abbiamo detto in precedenza, possono sembrare scontati a prezzi imbattibili non sempre lo sono, anzi leggendo la guida su OutOfBit sul Prime Day, possiamo comprendere e imparare come non essere ingannati da Amazon, così come da qualsiasi altra piattaforma. 

Infine, le condizioni dei lavoratori in magazzini e centri di distribuzione di Amazon sono state oggetto di controversie e critiche. Durante questi eventi di shopping intensi, i lavoratori possono essere sottoposti a turni estenuanti e a una maggiore pressione per soddisfare la domanda di spedizioni rapide, con potenziali conseguenze sulla loro salute e benessere.

Consegne rapide e emissioni di carbonio

Una delle caratteristiche distintive di Amazon è la sua promessa di consegna rapida. Tuttavia, dietro questa comodità si nasconde un notevole impatto ambientale dovuto alle emissioni di carbonio generate dal sistema di consegna veloce dell’azienda. Questo costante traffico contribuisce in modo significativo alle emissioni di gas serra, aumentando l’inquinamento atmosferico e aggravando il cambiamento climatico.

Inoltre, Amazon ha introdotto servizi di consegna sempre più rapidi, come la consegna in un giorno o anche in poche ore. Questi servizi, sebbene possano sembrare convenienti per i consumatori, richiedono un utilizzo intensivo di risorse e mezzi di trasporto aggiuntivi per mantenere gli alti standard di velocità di consegna.

In un momento in cui il cambiamento climatico è una delle sfide più urgenti a livello globale, è importante considerare come le scelte di acquisto influenzino le emissioni di carbonio e il futuro del nostro pianeta. La promozione di un approccio più sostenibile agli acquisti online potrebbe aiutare a mitigare l’impatto negativo delle consegne rapide sul nostro ambiente.

Imballaggi e spreco

Un altro aspetto critico da considerare quando si tratta di fare acquisti riguarda la questione degli imballaggi e dello spreco. L’azienda è nota per l’abbondante utilizzo di materiali di imballaggio, spesso eccessivi rispetto alle effettive necessità di protezione dei prodotti. Questo comporta una produzione massiccia di rifiuti di plastica e cartone.

Quando si riceve un pacchetto da Amazon, spesso si trova una scatola di cartone significativamente più grande rispetto all’oggetto acquistato, riempita con materiali di riempimento come bolle d’aria o schiuma di plastica. Questa pratica non solo contribuisce all’enorme accumulo di rifiuti, ma richiede anche risorse naturali per produrre gli imballaggi e l’energia necessaria per il loro smaltimento. Inoltre, molti di questi imballaggi non sono biodegradabili, il che significa che rimarranno nell’ambiente per un lungo periodo di tempo, causando danni alla fauna selvatica e agli ecosistemi.

Condizioni lavorative dei dipendenti

Oltre all’impatto ambientale, è importante considerare anche le condizioni lavorative dei dipendenti.  Molti lavoratori all’interno dell’azienda affrontano situazioni di lavoro precario e subiscono forti pressioni per mantenere ritmi di produzione elevati. 

Amazon è noto per i suoi centri di distribuzione, dove gli impiegati sono spesso sottoposti a giornate di lavoro estenuanti. Il lavoro in questi magazzini può comportare attività fisicamente impegnative e ripetitive, e i dipendenti devono spesso soddisfare obiettivi di produttività rigorosi. Queste condizioni possono causare affaticamento, stress e problemi di salute fisica e mentale tra i lavoratori.

Inoltre, ci sono segnalazioni di scarsa sicurezza sul lavoro in alcuni magazzini, con incidenti e infortuni che si verificano troppo spesso. Questo solleva preoccupazioni sulla tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti.

Va notato che, nonostante le condizioni di lavoro critiche riportate in alcuni centri di distribuzione di Amazon, non tutti i lavoratori dell’azienda affrontano necessariamente le stesse difficoltà. Tuttavia, queste preoccupazioni sottolineano la necessità di una maggiore attenzione alla tutela dei diritti dei lavoratori e al miglioramento delle condizioni lavorative in questa azienda globale.

Alternative etiche al commercio online

Infine, è importante considerare le alternative etiche al commercio online, che rispettano l’ambiente e promuovono condizioni di lavoro dignitose

In contrasto con l’approccio di Amazon, l’acquisto presso piccoli negozi locali e mercati rappresenta un’alternativa che va ben oltre la semplice transazione commerciale. Questi esercizi, spesso gestiti da proprietari locali, contribuiscono in modo significativo alla comunità circostante. Quando si sceglie di acquistare in piccoli negozi, si sostiene l’economia locale e si favorisce la creazione di posti di lavoro nella propria comunità. Inoltre, tendono ad avere una maggiore consapevolezza ambientale e possono promuovere pratiche sostenibili come l’approvvigionamento di prodotti locali o la riduzione degli imballaggi. Oltre ai negozi locali, esistono piattaforme di e-commerce etiche che mettono al centro la sostenibilità e il trattamento equo dei lavoratori. Queste piattaforme pongono l’accento sulla trasparenza riguardo all’origine dei prodotti, sulla riduzione degli sprechi e sulla promozione di prodotti realizzati in modo etico. Alcune di queste piattaforme adottano anche pratiche commerciali a beneficio della comunità o destinano una parte dei loro profitti a cause sociali o ambientali. Scegliendo di acquistare su queste piattaforme, i consumatori possono essere sicuri di contribuire a un‘economia più giusta e sostenibile. Alcune di queste sono anche certificate da organizzazioni indipendenti che verificano il rispetto degli standard etici e ambientali, offrendo ulteriori garanzie ai consumatori.

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