Guardare un bel film è uno dei piaceri del nostro secolo. Oggi si possono avere migliaia di film disponibili in un sol colpo sulle piattaforme per lo streaming a pagamento. Queste, inoltre, funzionano con un sistema di abbonamenti spesso convenienti.
Allo stesso tempo, però, devi sperare che abbiano noleggiato i film a cui sei interessato tu. E poi, se non vuoi, nessuno ti obbliga ad abbonarti.
Parallele a queste, inoltre, ci sono numerosi siti che offrono film in streaming o calcio streaming gratuiti. È un ottimo servizio per tutti, ancor più antico delle piattaforme a pagamento.
Questi siti gratuiti non guadagnano dagli utenti. Per cui, a volte per rientrare nelle spese o per guadagnare qualcosa, vendono spazi pubblicitari a terzi.
Nessun problema, fino a poco tempo fa. Ultimamente, infatti, si leggono lamentele di utenti che sono entrati in un sito gratuito e al momento di avvio del film sono stati interrotti da una schermata che chiedeva loro di inserire i dati della carta di credito.
Indice dei contenuti
Carte di credito e truffe online
Fino a una decina di anni fa i cellulari erano un campo minato: aprire Internet senza averlo, rispondere a una chiamata, ogni cosa poteva farti diventare vittima di phishing.
Da quando i sistemi sono stati aggiornati e sono diventati più sicuri, abbiamo un po’ abbassato la guardia sulla questione truffe. Cosa c’entra questo con la richiesta di dati da parte di un sito gratuito?
Partiamo dal fatto che un sito gratuito, per definizione, non vi chiederà mai dei soldi.
Quindi, ogni volta che un sito gratuito vi chiede dei dati, soprattutto dati economici (carta di credito ma anche altri metodi di pagamento), non inseriteli mai.
Perché i siti streaming chiedono la carta di credito
La risposta è in parte già stata data: perché vendono spazi pubblicitari a terzi.
Quella che sembra una schermata di abbonamento, infatti, è soltanto pubblicità. Se la si ignora, e la si chiude in qualche modo, il film partirà tranquillamente.
E se ho inserito i dati che succede?
Dopo aver inserito i dati della vostra carta di credito, non avverrà nulla: l’importo era zero e infatti nulla è stato prelevato.
In realtà non è così. Avete, infatti, dato il consenso ad un abbonamento. Passeranno i giorni, voi vi dimenticherete di aver inserito quei dati e all’improvviso vi verranno a mancare dei soldi.
Vi arrabbierete e ve la prenderete con tutte le aziende. La verità, però, è che la colpa è vostra: vi è stata fatta una richiesta, voi avete acconsentito.
Allora, perché molta gente si lascia fregare?
I motivi principali sono due:
- perché ci siamo abituati a dare acriticamente i nostri dati a Internet;
- perché questa finestra di richiesta dati riporta un importo pari a zero.
I due punti sono legati tra di loro. Vedendo una richiesta di denaro nulla, infatti, è automatico purtroppo pensare che la richiesta di dati sia un’alternativa all’iscrizione per email.
Questo ci dice anche perché i siti di streaming chiedono la carta di credito: perché il proprietario dell’inserzione sa che inserendo un modulo di richiesta dati su un sito streaming la gente è portata a inserirli senza troppi scrupoli.
Se vuoi stare tranquillo e conoscere siti affidabili, su Biteditor puoi trovare i migliori siti di calcio streaming.
Ho lasciato i dati della mia carta: qual è il pericolo?
Intanto state dando i vostri dati a chissà chi. Ma non lo facciamo comunque con gli altri siti?
Vero e anche falso. Vero perché spesso autorizziamo la condivisione dei nostri dati con terzi. Falso perché un sito che richiede la registrazione ti dice esattamente chi è, per cosa ti stai iscrivendo e ti mostra i termini e le condizioni che devi accettare.
L’unico modo per difendersi, quindi è stare sempre attenti ed essere più critici nel dare i propri dati.