Uno dei metodi di medicina estetica a cui si ricorre per garantire un notevole ringiovanimento della pelle è la carbossiterapia, che viene utilizzata anche per il trattamento della cellulite e delle smagliature. Per conoscere di più su questo trattamento abbiamo intervistato una professionista.
Dott.ssa Mariarosaria Serra, lei dopo essersi laureata in Medicina e Chirurgia si è perfezionata presso la Scuola Internazionale di Medicina Estetica della Fondazione Internazionale Fatebenefratelli di Roma e oggi viene chiamata a far parte di numerosi congressi sul tema, non solo in Italia ma anche in Paesi stranieri. Ci aiuta a conoscere la carbossiterapia più da vicino?
La carbossiterapia agisce sulla cute, sul tessuto adiposo e sul microcircolo. Si tratta di un metodo che non presuppone alcun rischio per chi vi si sottopone, all’insegna degli standard di sicurezza più elevati: esso prevede che venga somministrata dell’anidride carbonica per via sottocutanea e intradermica, attraverso delle microiniezione che vengono eseguite con minuscoli aghi. La carbossiterapia viene sfruttata per migliorare la funzionalità del microcircolo, e quindi in caso di ritenzione idrica, ma anche per la cura della cellulite e per la riduzione delle adiposità localizzate.
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Quali sono gli effetti della carbossiterapia
L’anidride carbonica somministrata per via invasiva è stata ritenuta da vari studi clinici in grado di diminuire gli accumuli di grasso sulla cute, con conseguenze positive per tutto il tessuto adiposo. Si parla, a tal proposito, di effetto lipoclasico, per sottolineare la rottura delle membrane delle cellule grasse. I benefici sono evidenti, sia perché si assiste a un consistente miglioramento dell’elasticità della pelle, sia perché viene favorito un ringiovanimento del derma. Per quel che riguarda il microcircolo, invece, l’anidride carbonica per effetto meccanico riattiva i capillari malfunzionanti e riapre quelli chiusi. In più, grazie alla sua presenza cresce la quantità di ossigeno all’interno dei tessuti, e ciò ha effetti positivi nei confronti di diverse situazioni patologiche, incluse le ulcere e le gambe gonfie.
Come si esegue la carbossiterapia
In primo luogo, è bene mettere in evidenza che si tratta di una terapia che viene tollerata senza problemi e che non presenta controindicazioni di alcun genere: non c’è il rischio, inoltre, di avere a che fare con allergie. La carbossiterapia, in più, non è dolorosa, dal momento che viene eseguita con aghi di dimensioni minuscole. Essi erogano il gas in modo che esso sia iniettato in corrispondenza delle zone che devono essere trattate. La profondità a cui può giungere la CO2 cambia in base al grado di inclinazione degli aghi, ed è per questo motivo che gli inestetismi possono essere trattati in maniera mirata. Anche nel caso in cui nelle zone in cui sono state effettuate le iniezioni compaiano delle ecchimosi di lieve entità, non si ha nulla da temere, e i segni sono destinati a sparire entro pochi giorni.
Perché l’anidride carbonica è così efficace
Il pregio più rilevante dell’anidride carbonica va individuato nella sua azione vasodilatatrice, per merito della quale il microcircolo viene attivato. In presenza di insufficienza venosa o linfedema, la stasi venosa può essere contrastata, mentre cresce la biodisponibilità di ossigeno a favore delle cellule. La cute viene biostimolata, il che implica una maggiore compattezza della pelle: in più, è possibile anche correggere smagliature e cicatrici. Un’altra caratteristica significativa della CO2 riguarda la sua capacità di stimolare il metabolismo delle cellule: nel momento in cui esso viene accelerato, gli inestetismi possono essere corretti più facilmente. I cuscinetti vengono asciugati e, al tempo stesso, la stasi di liquidi viene combattuta.
Quanto tempo serve per la carbossiterapia
Il protocollo standard prevede almeno dieci sedute, ognuna delle quali ha una durata di venti minuti: tra l’una e l’altra deve passare una settimana. Al termine delle sessioni, si può beneficiare di effetti duraturi: nella maggior parte dei casi si parla di un anno, a meno che non vi siano fattori predisponenti particolari. Come sempre, tuttavia, per avere la certezza di risultati più longevi è consigliabile adottare uno stile di vita equilibrato e sano, seguendo un piano anti cellulite.