Dormire bene è indispensabile per mantenere alta la qualità della vita. Il riposo notturno contribuisce, infatti, a scaricare le tossine accumulate durante il giorno, migliora il metabolismo ed innalza le difese immunitarie.
Tuttavia, secondo un sondaggio dell’Eurodap (Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico) circa 7 italiani su 10 soffrono di disturbi del sonno (o insonnia).
Anche tu ti stai chiedendo: “perché non dormo di notte”? O ti sarà capitato sicuramente di avere difficoltà ad addormentarti e chiederti “perché non riesco a dormire di notte?” girandoti ripetutamente nel letto. Analizziamo le cause ed i possibili rimedi per risolvere il disturbo senza ricorrere ai farmaci.
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Dormire bene di notte e i suoi benefici
Mediamente un adulto dovrebbe dormire dalle 7 alle 9 ore. Durante il riposo notturno l’organismo ha tutto il tempo di rigenerarsi, attivando dei veri e propri cicli fisiologici. Riorganizza la memoria mantenendo alte le prestazioni del cervello e le capacità di apprendimento, rilascia gli ormoni che regolano il metabolismo, le funzioni fisiche e l’umore.
Dormire bene aiuta anche a scaricare le tossine accumulate durante la giornata, lo stress ed il nervosismo, regolando l’equilibrio psico-fisico. Secondo alcuni studi, gli anziani e gli adulti hanno maggiore difficoltà ad addormentarsi rispetto ai giovani. Riposare male, o non dormire affatto, nel tempo può avere serie ripercussioni sull’organismo.
Riduce infatti i tempi di reazione e le capacità cognitive, amplifica le emozioni e la confusione mentale. Si abbassano inoltre le difese immunitarie con conseguente esposizione a malattie di vario tipo, comprese quelle a carico del sistema cardiocircolatorio.
L’insonnia comporta anche l’aumento di cortisolo (l’ormone dello stress) e di peso, uno scompenso metabolico, disturbi dell’umore, ma anche l’invecchiamento precoce.
Perché non riesco a dormire di notte
In tanti quotidianamente si chiedono: “Perché non riesco a dormire di notte?”. L’insonnia può dipendere da tante cose, anche se in genere è strettamente legata a:
- stress e ansia: tensioni, preoccupazioni per il futuro, la perdita o il cambio di lavoro, un trasloco, la morte di una persona cara o una separazione imminente possono comportare delle difficoltà a prendere sonno associate a frequenti risvegli notturni;
- stile di vita irregolare: un lavoro su turni, il jet lag, l’assunzione eccessiva di caffeina e alcool ma anche l’utilizzo frequente di cellulari e PC prima di andare a dormire, possono disturbare i normali ritmi del sonno;
- disagi fisici oppure emotivi: dolori diffusi, cattiva digestione, depressione, malattie cardiache e tiroidee, raffreddori, apnee notturne, problemi di asma possono condizionare la qualità del sonno;
- fattori ambientali tra cui rumori, luci troppo forti o la temperatura all’interno della stanza.
Rimedi per riposare bene la notte
L’insonnia si manifesta in maniera diversa da persona a persona. Alcuni hanno difficoltà ad addormentarsi rimanendo svegli tutta la notte e riuscendo a chiudere occhio solo nelle prime ore del mattino. Altri, invece, hanno frequenti risvegli notturni.
In ogni caso, ci si alza dal letto più stanchi, spossati e confusi della sera precedente. A nulla serve tentare di recuperare il sonno perso con un riposino pomeridiano oppure mantenersi svegli con un consumo smoderato di caffeina e bevande energetiche.
In realtà, chi soffre di insonnia cronica dovrebbe evitare queste cattive abitudini che, al contrario, contribuiscono ad alterare ulteriormente il corretto ritmo fisiologico.
Per cui sarebbe opportuno seguire ogni sera un preciso rituale del sonno:
- andare a letto sempre alla stessa ora;
- mantenere una corretta temperatura all’interno della stanza;
- posizionare la camera da letto in una zona della casa tranquilla, priva di distrazioni e soprattutto di rumori;
- mangiare leggero la sera per evitare problemi di cattiva digestione;
- limitare le bevande eccitanti;
- fare degli esercizi di defaticamento per le gambe. Potrebbero essere utili anche degli esercizi di rilassamento e di controllo della respirazione;
- fare una doccia oppure un bagno caldo prima di andare a letto;
- dedicarsi ad attività rilassanti almeno mezz’ora prima di andare a letto (leggere un libro, ricamare, ascoltare della musica, scrivere un diario e quant’altro) per scaricare la tensione del quotidiano;
- bere una tazza di latte caldo oppure una tisana con qualche goccia di olio di gelsomino. Alcune sostanze, infatti, conciliano particolarmente il sonno come appunto il gelsomino (dalle proprietà rilassanti e digestive) oppure un integratore di melatonina. Qualora questi rimedi non dovessero funzionare può essere utile provare un prodotto a base di magnesio. La carenza di questo prezioso sale minerale riduce il ritmo fisiologico del sonno;
- spegnere telefonini, televisori e computer. La luce che proviene dai loro schermi, infatti, allerta il cervello rendendo più difficile l’addormentamento;
- svegliarsi sempre alla stessa ora per regolare l’orologio biologico.
Qualora questa semplice routine non dovesse avere esito positivo, consultare il medico per ricercare la causa scatenante del disturbo.