La crisi economica che il nostro paese sta vivendo ha portato ad una situazione allarmante per quanto riguarda il mercato del lavoro.
Il tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, ha raggiunto livelli disastrosi. È proprio in situazioni come questa che ci si sofferma a riflettere sulle ragioni per le quali l’uomo deve lavorare e quindi sull’importate ruolo che il lavoro ricopre nella vita di tutti.
Cos’è il lavoro e quale spazio occupa nella nostra vita
In linea generale il termine lavoro indica l’impego di energie fisiche ed intellettuali al fine di raggiungere uno specifico scopo. In modo più concreto il lavoro è considerato come quell’attività umana che consente di produrre beni utili per l’individuo stesso o per la società.
Al giorno d’oggi il lavoro è considerato da molti come una condanna sociale. Esso infatti è indispensabile per assicurare la propria sopravvivenza e la sopravvivenza della società alla quale si appartiene. Come se non bastasse, lavorare sottopone spesso a notevoli stress fisici, emotivi e psicologici e comporta una drastica riduzione del tempo da poter dedicare a se stessi.
In effetti, facendo dei rapidi calcoli, se alle 24 ore di una giornata si sottraggono le 8 ore lavorative giornaliere, il tempo necessario per raggiungere il posto di lavoro e le 8 ore dedicate al riposo notturno, non restano che 6 ore da poter dedicare alla propria vita. Se si ragiona in tal senso si arriva immediatamente ad una deduzione: non si lavora per vivere, bensì si vive per lavorare.
In quest’ottica il lavoro potrebbe essere visto come una condanna. In realtà, come dice Benigni: “Il lavoro è la nostra libertà, la nostra indipendenza, la nostra vita” … “quando noi lavoriamo modifichiamo noi stessi, diamo una forma alla nostra vita” … “con la disoccupazione le persone non perdono solo il lavoro, perdono se stesse, non sanno più chi sono, stanno male e producono infelicità”.
Tuttavia, c’è da dire che oggi è possibile lavorare anche da casa. Per maggiori informazioni ti invitiamo a consultare il sito www.lavorocasa.info.
Perché l’uomo deve lavorare
L’uomo deve lavorare per realizzare se stesso
Il lavoro rappresenta non soltanto il mezzo attraverso il quale l’uomo può perseguire i propri sogni, la propria felicità e dare un taglio ben preciso alla propria vita, ma è anche lo strumento attraverso il quale le persone possono mettere in pratica le proprie conoscenze, abilità ed esperienze. Ciò significa esprimere se stessi e quello che si è realmente.
Il lavoro quindi consente, più di qualsiasi altra cosa, di raggiungere un aspetto fondamentale della vita di ognuno, la realizzazione personale. La vera felicità passa proprio dall’autorealizzazione e il lavoro ha un ruolo estremamente importante in tal senso.
Il lavoro rappresenta anche un mezzo attraverso il quale l’uomo può migliorare se stesso. Esso infatti è la prova concreta della nostra esistenza e dell’importanza che ognuno di noi ha all’interno della società, della nostra utilità. Ciò conferisce una grande soddisfazione personale che dà lo stimolo a migliorarsi sempre più e a fronteggiare e superare anche quelle che sono le proprie paure e i propri limiti.
L’uomo deve lavorare per poter vivere
Lavorare garantisce quella sicurezza economica necessaria per poter guardare avanti nella propria vita e fare progetti per il proprio futuro.
Al di là della realizzazione personale, infatti, l’uomo deve lavorare anche per poter vivere. Il “poter vivere” significa sicuramente essere in grado di provvedere al proprio sostentamento e a quello della propria famiglia, facendo fronte a tutte le spese necessarie per l’acquisto di beni di prima necessità. Tuttavia ciò non basta.
Lavorare, infatti, consente di arrivare ad una condizione di vita dignitosa, ovvero ad una condizione di benessere che si traduce nella possibilità di potersi concedere svaghi e piaceri, di poter soddisfare desideri legati all’acquisto di beni non di prima necessità. In pratica significa poter coltivare se stessi sotto i più svariati aspetti.
L’uomo deve lavorare per essere parte attiva della società
Gli esseri umani non sono soli ma vivono all’interno di società ben organizzate.
Far parte di una società vuol dire partecipare attivamente al mantenimento, sostentamento e crescita della società stessa. Tutto ciò si realizza attraverso il lavoro.
Il lavoro rappresenta quindi il collante della società, è ciò che mostra concretamente la dipendenza che esiste tra gli individui e che è fondamentale per la sopravvivenza degli stessi.
L’uomo deve lavorare per diventare parte attiva della società, per contribuire al suo funzionamento e benessere. Una società che funziona è una società che consente agli individui che la compongono di vivere dignitosamente, di realizzare i propri sogni, desideri e di non ritrovarsi mai soli ad affrontare i problemi che la vita impone ad ognuno.